5 consigli pratici per raccontare la tua attività al meglio e convertire di più

Che si tratti di scrivere per il web o per canali off-line, non fa differenza…

Il copywriting è lo strumento perfetto per comunicare, al meglio delle tue possibilità, cosa fa la tua realtà aziendale e a cosa serve.
A maggior ragione quando lo definiamo “persuasivo”, ha uno scopo finale ben chiaro: convertire di più!

Oggi leggiamo pochissimo, è vero.
Ma proprio per questo motivo l’importanza delle parole si amplifica e la capacità di creare un copy d’impatto per il tuo target diventa la strategia perfetta da abbinare alle immagini (foto, video o grafiche).

Dai blog agli E-commerce, dai social media alle inserzioni pubblicitarie, fino alla pubblicità off-line più tradizionale: non possiamo comunicare senza parole!

Si parla di copywriting persuasivo quando un testo riesce a guidare il potenziale utente verso la conversione, facendo leva su alcuni suoi bisogni e stuzzicandone la curiosità.
Il lettore-target deve sentirsi così rassicurato e sereno da predisporsi all’acquisto.

E come si ottiene tutto questo? A parole!
Proprio così, abbiamo individuato 5 macro-step attraverso i quali il copywriting persuasivo può declinarsi e farti ottenere migliore visibilità, che altro non è se non il primo ingrediente necessario ad una più vasta conoscenza del tuo marchio.

Ecco quali azioni abbiamo pensato di suggerire:

  • ATTIRA
  • RISOLVI
  • INFORMA
  • CONVERTI
  • FIDELIZZA

Entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capire come fanno le parole a portare un utente dalla curiosità alla conversione, su quali comportamenti o pensieri fanno leva e come possiamo sfruttarle in modo vantaggioso per le realtà professionali.

Il copywriting persuasivo cattura l’attenzione

Certo, non fa solo questo! Ma un buon copy, come prima cosa, deve incollare il “passante” (anche quello digitale!) al messaggio. E deve riuscirci con un tone of voice adatto al pubblico-target, attraverso un coinvolgimento sottile ma deciso.

Servono parole, ma soprattutto emozioni e storie, veicolate, ad esempio, attraverso i social media, per attirare l’attenzione di un utente: è fondamentale conoscere molto bene il target di riferimento e darsi un obiettivo definito, che il testo deve raggiungere.

Attrarre l’attenzione delle persone non è facile, lo sappiamo benissimo, siamo bombardati di immagini e messaggi ad ogni istante. Ma ci sono alcune tecniche da poter applicare per scrivere un copy persuasivo e accattivante, ad esempio:

  • una domanda chiara e specifica, rivolta al tuo interlocutore-tipo, per coinvolgerlo direttamente (ad esempio: “Sei un architetto?” “Hai voglia di un buon sushi vista lago?” oppure “Hai bisogno di una pausa rilassante?“)
  • un dato numerico (come una statistica o una percentuale) o una parola “magica” (funziona sempre! Come “gratis” “ sconto” “promo” “limited edition”…)
  • un’ emozione forte (soprattutto paura e felicità) che spinga l’utente a fermarsi perché colpito nell’animo da una sensazione ben riconoscibile (“Se ti rubano la macchina e non sai chi chiamare…” oppure “Con questo mascara sarai perfetta!” “Ehi! C’è una sorpresa per te!”)

Sembra incredibile, ma spesso prendiamo decisioni sulla base di stimoli che agiscono a livello inconscio e ci spingono a scegliere (o perlomeno a soffermarci su) qualcosa che, anche se non ne sappiamo il motivo, ci colpisce. Siamo nel 2021 ma al cuor non si comanda…

Un buon copy persuasivo tocca proprio quelle corde nascoste e le fa vibrare dentro il lettore, ma questo è solo il primo step!

Risolvere un problema con il copy persuasivo: step 2!

Le emozioni non bastano: siamo fatti anche di testa e ragione, fortunatamente!
Il secondo compito di un buon copy persuasivo è attivare la nostra parte conscia e razionale, quella che ci dà conferma delle nostre scelte fatte sotto l’impulso del cuore.

Un buon copywriter sa che abbiamo bisogno di un prodotto/servizio per una specifica necessità, voglia o bisogno che sia. Non importa se frivola o di importanza vitale, quella determinata necessità deve essere risolta, prima possibile!

Anche qui le parole si alleano bene al visual… Una soluzione chiara, d’impatto, è la perfetta combinazione di un copy coinvolgente e di un’immagine accattivante.

Come utilizzare il copywriting per risolvere un problema?

  • Scrivi come mangi! Usa un linguaggio diretto e convincente, mai altisonante
  • Scegli il punto di forza migliore del tuo prodotto o servizio (questa dev’essere LA soluzione)
  • Rivolgiti direttamente al tuo target (più lo conosci, meglio saprai di cosa ha bisogno!)
  • Non far perdere tempo, vai dritto alla soluzione che proponi!

C’è un delicato equilibrio tra il voler proporre la migliore soluzione (la tua, ovviamente!) e il cadere nell’autocelebrazione… Un consiglio utilissimo è: resta sempre umile!

Nessuno ha voglia di leggere quanto magnifica è la tua offerta, tenere a mente che devi fornire la soluzione ad un bisogno ti aiuterà a non risultare snob agli occhi dei tuoi lettori!

Bene, siamo riusciti ad attirare l’attenzione, abbiamo capito come risolvere un bisogno…
E adesso?!

 

Informa e convinci: il copywriting deve regalare valore!

Terzo step, un bel regalo! Pure?!

Eh sì! Se vuoi comprarti una borsa o una moto che ti piacciono da impazzire, non basterà il tuo gusto estetico. Specialmente nel caso in cui l’oggetto (o il servizio, pensiamo ad un corso formativo) abbia un alto costo economico, è necessario validare la scelta d’acquisto tramite dettagli e informazioni chiare, esaustive, di valore.

Con questo esempio cerchiamo di farti riflettere sull’importanza di spiegare qual è il valore aggiunto della tua offerta: compreresti mai una macchina fotografica solo leggendo che “è la migliore”?

Oggi abbiamo la possibilità di informarci su tutto: possiamo confrontare prezzi, caratteristiche, recensioni, marchi, modelli, performance e molto altro.

Quando scriviamo, dobbiamo dare importanza specialmente a:

  • argomentazioni razionali e concrete (fonti valide)
  • statistiche e valori misurabili (cifre e numeri coerenti)
  • recensioni e riprova sociale (da parte delle persone)

Un copy persuasivo deve includere testimonianze reali: per convincere le persone che la loro è una scelta giusta, ponderata e saggia. Le parole devono, insomma, informare e rassicurare. Il modo migliore per farlo è…

Utilizzare “la voce” di qualcun altro, come una fonte di informazione autorevole e universalmente riconosciuta (una testata giornalistica nazionale, ad esempio, per i dati quantitativi) o un testimonial in carne ed ossa per avvicinare la nostra soluzione al target che cerchiamo di colpire.

Non servono a tutti i costi personaggi famosi! Una buona recensione, lasciata da un nostro cliente, sarà un ottimo tassello per “ammorbidire” i nostri utenti.
Siamo infatti molto più propensi ad acquistare quando notiamo che, chi ha acquistato prima di noi, è rimasto soddisfatto tanto da voler consigliare quel determinato bene o servizio.

Per qualsiasi business, avere una buona brand awareness è fondamentale: non importa se sei una piccola o media realtà: un buon posizionamento passa, anche e soprattutto, da quello che dicono di te i tuoi clienti!

Il copy persuasivo, in questo caso, deve risultare sincero e “soddisfatto”: più avremo lavorato bene con i nostri clienti più questi saranno invogliati a consigliarci ad altri (anche attraverso una recensione).

Dopo aver detto, o meglio, fatto dire ad altri, quanto siamo bravi… Passiamo all’azione!

Un copy persuasivo fa vendere di più?

Non ti rispondiamo. Ma se sei arrivato fino a qui, forse il potere delle parole ha ancora un po’ di fascino! Come tutti gli strumenti del marketing emozionale, la persuasione generata da un buon copy non si misura in una settimana.

Un percorso guidato dal copy persuasivo va costruito nel tempo, non si può pensare che oggi un utente si faccia “abbindolare” solo dalle parole: ma la comunicazione scritta ha un valore indiscusso, in cui noi crediamo e, se veicolata nel modo giusto, può sicuramente essere una preziosa alleata per le tue vendite!

Ciò che conta è che quello che scrivi sia veramente avvertito come autentico, sincero, di valore. Dobbiamo riuscire a scrivere parlando al cuore e alla testa!

La scrittura persuasiva va allenata, col tempo e l’esercizio, ma soprattutto con una profonda conoscenza del target di riferimento che si desidera colpire: portandolo verso una percezione guidata di un determinato prodotto o servizio, invogliandolo all’acquisto con rispetto e contenuti informativi.
Solo in questo modo, senza forzature, potrà essere fidelizzato…

 

Fidelizzazione attraverso il copywriting: una strada possibile

Quinto e ultimo step, lo scopo finale: tenerci il cliente e farlo tornare da noi!

Dopo l’acquisto, un buon copy deve ricordare che noi ci siamo, che vogliamo essere ancora il punto di riferimento per il nostro target, la soluzione alle sue (nuove) esigenze.

Come possiamo riuscirci?

Se abbiamo lavorato bene fin qui con le nostre parole, se il nostro tone of voice era coerente con il nostro pubblico e siamo stati capaci di comunicare il valore aggiunto della nostra offerta… Continuiamo così!

  • Restiamo fedeli al nostro messaggio
  • Continuiamo ad informare i nostri utenti e soprattutto a studiarne esigenze, problematiche e richieste (espresse e latenti!)
  • Mostriamoci attenti, presenti e vicini al nostro pubblico (anche con le parole!)
  • Manteniamo la promessa di valore, quella per cui siamo stati scelti!

Alla fine di questa panoramica possiamo dire che…

Un contenuto persuasivo non forza, non esalta e non manipola.
L’abilità di un copywriter sta nel trovare le parole giuste per illuminare le reali qualità di una soluzione: se un prodotto o servizio merita di essere acquistato, il copywriting persuasivo guiderà i nostri clienti alla scoperta del suo autentico valore.

Ce lo dicono da quando siamo bambini: ogni promessa va mantenuta!
Anche nel copywriting persuasivo questa regola va sempre rispettata, ne va della buona riuscita del nostro obiettivo principale: scrivere bene per vendere di più!
Dobbiamo utilizzare il copywriting persuasivo in modo coerente e rispettoso, trasparente e chiaro.

La comunicazione va, infine, sempre calata nel contesto di riferimento: non esiste il copy perfetto, esiste la voglia di identificare un’opportunità per colpire il lettore, entrare in empatia con i suoi bisogni e portarlo a fidarsi della nostra soluzione.

Ti abbiamo convinto? Se hai domande non esitare a scriverci qui!