I cambiamenti nel comportamento dei consumatori e di conseguenza degli utenti hanno reso necessario un approccio differente rispetto a quanto previsto dai numerosi strumenti a disposizione delle aziende.

Con un maggior numero di attività che si spostano online, ci sono sempre più pressioni per far fruttare gli investimenti, per farlo bisogna avere le giuste informazioni per dare un cambio di rotta al proprio business.
Sulla base di queste premesse, Google Analytics ha deciso di evolversi: nasce così Google Analytics 4 che applica i modelli avanzati di machine learning di Google.

Google Analytics 4 aggiunge numerose funzionalità che aumentano in maniera esponenziale le opportunità a disposizione delle aziende. Tre le tematiche affrontate:

  • un data-model basato sugli eventi con l’obiettivo (dichiarato) di costruire un sistema di tracciamento più orientato al marketing;
  • l’uso massiccio del machine learning;
  • allineamento fra app e web.

Google Analytics 4 può avvisare di tendenze significative nei dati, come i prodotti che vedono una domanda in aumento a causa delle nuove esigenze dei clienti.
Inoltre è in grado di comprendere e anticipare le azioni future che i clienti potrebbero intraprendere, un esempio pratico è la possibilità di calcolare la probabilità di abbandono.

In questo modo si può investire in modo più efficiente nel mantenere i clienti in un momento in cui i budget di marketing sono sotto pressione. Aggiunge anche nuove metriche predittive, come le potenziali entrate ottenibili da un particolare gruppo di clienti: diventa possibile creare segmenti di pubblico per raggiungere clienti di valore superiore.

Integrazione con Google Ads

Aggiunta anche un’integrazione più profonda del pubblico con Google Ads con l’aggiornamento automatico dei segmenti di pubblico stabiliti. Il nuovo approccio può misurare insieme le interazioni tra app e web e può includere nei rapporti le conversioni dalle visualizzazioni coinvolte di YouTube che si verificano in-app e sul Web.

In questo modo si può comprendere l’impatto combinato di tutte le iniziative tenendo conto dei canali a pagamento di Google e non Google, dei canali organici come Ricerca Google, di social ed email.

Report più strutturati e una sezione Real Time potenziata

Tra le novità più apprezzate, Google Analytics 4 ha integrato una reportistica strutturata sul ciclo di vita del cliente.

Una delle differenze più evidenti tra Analytics 4 e Universal Analytics è il modo in cui sono organizzati i rapporti. “Abbiamo riorganizzato tutti i rapporti che erano stati inseriti nella versione beta di App + Web.
Aggiunto delle funzionalità ed ora è organizzato tutto intorno al ciclo di vita del cliente”, ha dichiarato Russell Ketchum, Group Product Manager, Google Analytics, a Search Engine Land.

I report sono progettati per aiutare i professionisti del marketing ad approfondire aspetti particolari del percorso del cliente. “Ad esempio, puoi vedere quali canali stanno guidando nuovi clienti nel rapporto sull’acquisizione degli utenti, puoi utilizzare i rapporti sul coinvolgimento e sulla fidelizzazione per capire le azioni che questi clienti intraprendono e se rimangono, dopo la conversione“, ha affermato la società.

Le funzionalità senza codice rendono più facile monitorare e misurare le azioni in tempo reale sul sito e in-app (come lo scorrimento di una pagina o la riproduzione di video). Analisi e misurazione avvengono senza dover aggiungere codice o impostare il monitoraggio degli eventi in Google Tag Manager, sono state aggiunte aree come monetizzazione, conversioni, engagements, retention e audience segments che permettono di avere dati veloci sulle interazioni degli utenti.

Inoltre garantiscono liste servibili per azioni di marketing mirato, una sezione Real Time potenziata e rivista che nasconde potenzialità incredibili.

È importante sapere che la migrazione dalla versione precedente di Google Analytics (UA) e l’impostazione per un nuovo progetto sono due processi completamente diversi e che se vuoi riportare i dati precedenti che il tuo sito web/app li aveva è importante utilizzare il seguente processo.

Per fare ciò Google ci fornisce un elenco di passaggi che dobbiamo seguire:

  • Vai al pannello di amministrazione della tua ‘proprietà’.
  • Assicurati di aver selezionato la proprietà corretta da cui desideri eseguire la migrazione.
  • Nella colonna Proprietà, seleziona la proprietà Universal Analytics che attualmente raccoglie i dati per il tuo sito web.
  • Fare clic su Configurazione guidata GA4.
  • Fare clic su Inizia.
  • Fare clic su Crea proprietà .
  • Dopo aver fatto clic su Crea proprietà, la procedura guidata di configurazione:
  • Crea la tua nuova proprietà GA4.
  • Copia il nome della proprietà, l’URL del sito web, il fuso orario e le impostazioni della valuta dalla tua proprietà Universal Analytics.
  • Attiva la misurazione avanzata nella tua proprietà GA4.
  • Crea una connessione tra le tue proprietà Universal Analytics e GA4. Questa connessione ti consente di utilizzare Impostazione Assistita nella tua proprietà Google Analytics 4 per migrare le configurazioni dalla tua proprietà Universal Analytics alla tua proprietà GA4.
    (Se il tuo sito è taggato con gtag.js e hai scelto di abilitare la raccolta dei dati utilizzando i tag esistenti nel passaggio 6 precedente)
  • Crea un tag del sito connesso tra le tue proprietà Universal Analytics e GA4 .
  • Una volta completato questo processo, vedrai “Hai collegato correttamente le tue proprietà” nella parte superiore della pagina Assistente per la configurazione delle proprietà di Google Analytics 4 .

Quali sono le differenze tra GA4 e UA?


Visuale

Come con ogni altra piattaforma, quando c’è un enorme aggiornamento come quello che stiamo vedendo qui, uno degli aggiornamenti principali è la sua grafica e, successivamente, dove sono le cose.

GA4 presenta un modo più ordinato per mostrare i dati ogni volta che vi accediamo e dicono che è più “user friendly”, il che a dire il vero può essere discutibile poiché per qualcuno che ha utilizzato le versioni precedenti o qualsiasi versione precedente di qualsiasi piattaforma, i cambiamenti nella disposizione e nel posizionamento delle cose che prima eravamo abituati ad usare causano sempre confusione e frustrazione all’inizio.

Sì, Google fornisce un processo di onboarding all’inizio di un nuovo account utilizzando GA4, ma la realtà è che (molte persone lo fanno) lo saltiamo e ci immergiamo subito in modo che il vero onboarding avvenga nel momento in cui iniziamo a utilizzare lo strumento.

Diversi modelli di misurazione
Una delle altre principali differenze tra GA4 e UA risiede ovviamente nell’aspetto tecnico delle cose ed è che hanno utilizzato modelli diversi per misurare l’attività in una proprietà.

Il nuovo GA4 utilizza un modello di “eventi” che differisce dal modello “hit” che utilizza invece UA.

In parole semplici, GA4 ora classifica tutto in eventi quando un utente esegue un’attività sul sito mentre UA raccoglie tutte le attività sul sito come eventi “separati” e quindi gli eventi mostrano una misurazione specifica come visualizzazioni di pagina, frequenza di rimbalzo, ecc.

Ci sono altre centinaia di differenze sulla piattaforma di cui non stiamo parlando in questo articolo, ma lascia che ti dica che GA4 è un intero mondo su cui potremmo scrivere libri.