Se state lavorando ad un progetto SEO, SEM, social media e/o copywriting, non potete non conoscere Google Trends.

Tra i tanti strumenti che Google mette a disposizione, questo è senza ombra di dubbio uno dei più utili in questo contesto.
Una finestra sul mondo, ovviamente gratuita, che permette di conoscere le tendenze espresse nelle ricerche in un dato periodo di tempo. Avere a disposizione queste informazioni è fondamentale per realizzare contenuti di tendenza in grado di attirare l’attenzione.

Che blog o social media, avere un’idea di cosa il mondo cerca è la strada migliore per far crescere il proprio progetto.

Dall’aiutarti a pianificare in anticipo le tendenze stagionali alla ricerca di una nicchia in rapida crescita, Google Trends può fornirti informazioni che renderanno la tua attività un successo.
Sarai in grado di trovare verticali complementari per espandere il tuo catalogo e aumentare il traffico del tuo blog aggiornando i post SEO popolari giusto in tempo per l’alta stagione.

Applicando alcuni dei suggerimenti di Google Trends, sarai un passo avanti rispetto alla concorrenza.

Come elaborare i dati in diverse variabili

Ma non solo, individuando le parole chiave intorno a un determinato argomento, possiamo dare un forte impulso alla nostra strategia SEO, ovvero di indicizzazione dei contenuti di un blog o di un sito.
I dati delle ricerche possono essere elaborati attraverso diverse variabili, si va dall’area geografica per capire i comportamenti in diverse zone del mondo o della stessa nazione al periodo temporale.

In questo modo si capirà nel tempo come sono cambiate le tendenze e come intercettare quelle future. Poi c’è la categoria merceologica per sapere cosa viene cercato in una determinata nicchia di mercato, o il canale di ricerca per intuire come variano le ricerche a seconda del canale.

L’importanza della stagionalità

L’area geografica può farci capire come conviene posizionarci per intercettare una maggiore domanda: se si opera in Germania, è necessario capire le chiavi che utilizza un utente che vive in quell’area.
Se invece si opera in Italia, Google Trends potrà dirci quali parole chiave sono più utilizzare sul nostro territorio.

La stagionalità invece può essere utile per individuare determinati periodi dell’anno dove vengono effettuate ricerche relative all’ambito o al settore nella quale operiamo, in questo modo si può operare in quei mesi specifici e non in maniera uniforme per tutto l’anno.

Come funziona Google Trends

Ma come funziona Google Trends? A questo risponde proprio l’azienda statunitense. “Le notizie di tendenza sono basate sulla tecnologia del Knowledge Graph nella Ricerca Google, su Google News e su YouTube.

Così da rilevare gli argomenti di tendenza su queste tre piattaforme. Il Knowledge Graph consente alla nostra tecnologia di collegare le ricerche a cose e luoghi reali, l’algoritmo relativo alle notizie di tendenza raggruppa gli argomenti che sono di tendenza nello stesso momento su Google News, nella Ricerca Google e su YouTube. Dopo posiziona le notizie in base al picco relativo nel volume di ricerca e al volume assoluto delle ricerche”.

https://trends.google.it/trends/

Come rendere la tua ricerca di Google Trends più precisa

Per impostazione predefinita, le statistiche di Google Trends per una query contengono risultati per parole chiave che includono parole di questa query in qualsiasi ordine e parole aggiuntive.

Ad esempio, in risposta a una query “scarpe invernali”, ti verranno forniti i dati per frasi come “scarpe invernali blu”, “scarpe invernali per bambini” e così via. Non vengono prese in considerazione domande con errori, diverse varianti di ortografia, al plurale o al singolare (“scarpa invernale”), nonché sinonimi.

Per perfezionare i dati, utilizzare gli operatori di Google Trends.
Il sistema supporta quanto segue:

  • Virgolette ” “. Il sistema visualizzerà i risultati che includono la frase esatta con lo stesso ordine delle parole, ma possono esserci parole prima o dopo la frase di base. Ad esempio, le statistiche per la query “scarpe invernali” includeranno i dati per la query “scarpe invernali blu”.
  • Più +. Sostituisce la congiunzione “o”. Le statistiche includeranno i risultati per l’una o l’altra parola. Ad esempio, per la query “costume da bagno + bikini”, i risultati includono i dati per “costume da bagno da donna” e “stili bikini”. Un altro modo per utilizzare l’operatore + consiste nel combinare diverse opzioni di ortografia, inclusi gli errori di ortografia. Ad esempio, per la query “Hyundai + Henday + Hendai”, le statistiche includeranno tutte queste opzioni/errori di ortografia.
  • Meno. Esclude una parola dalla query. Ad esempio, per la query “costume da bagno – bikini”, le statistiche includeranno i dati per “costume da bagno blu” e ignoreranno “bikini costume da bagno”.