Da app di nicchia a grande successo commerciale. Incredibile e quasi paradossale la storia di Zoom, ora conosciuta da genitori, colleghi, amici, nonni e vicini. La società di software di videoconferenza ha vissuto un momento d’oro fin dall’inizio della quarantena che ha obbligato tante persone a restare a casa. Per stare al passo con gli amici, creare club digitali e persino ospitare matrimoni, tantissimi nuovi utenti si sono fiondati sull’app ma allo stesso tempo hanno portato ad un’analisi approfondita della stessa. Ricercatori e giornalisti hanno esaminato attentamente l’app e riscontrato molteplici rischi per la sicurezza e la privacy. Le persone stanno realizzando che l’app gratuita potrebbe diffondere i propri dati personali.
Il fenomeno di Zoombombing
Il principale punto di forza dell’app, almeno per il più vasto mondo dei consumatori, è che offre chiamate in conferenza gratuite di 40 minuti con un massimo di 100 partecipanti. È facile da usare – le persone non hanno bisogno di un login per accedere a una riunione – e l’interfaccia è relativamente intuitiva. Tuttavia, queste stesse caratteristiche mettono le persone a rischio. Zoombombing, per esempio, ha sfruttato il sistema di Zoom di codici di accesso ID generati casualmente e la mancanza di password necessarie per partecipare a una chiamata. Le persone passano alle chiamate Zoom che non sono proprie e trasmettono materiale offensivo, come la pornografia.
Uno strumento automatizzato sviluppato dai ricercatori della sicurezza può trovare circa 100 ID riunioni Zoom in un’ora e informazioni per circa 2.400 riunioni Zoom in un solo giorno di scansioni. I creatori dell’app affermano che le password sono state abilitate per impostazione predefinita dalla fine dell’anno scorso, ma molte persone non le usano ancora.
I rischi di Zoom
Questo non è l’unico rischio con Zoom. La società ha anche un problema con la mancata crittografia end-to-end delle videochiamate. Ha così annunciato un blocco di 90 giorni sul rilascio di nuove funzionalità e si concentrerà sulla risoluzione di problemi di privacy e sicurezza. Le persone continuano a utilizzare Zoom perché è facile e gratuito, ma i suoi concorrenti stanno facendo delle mosse per recuperare il ritardo. Esistono numerose alternative e numerosi servizi hanno reso alcune funzionalità gratuite o aumentato il numero di persone che possono partecipare a una chiamata. Un business che continua a crescere e nato durante un periodo d’emergenza così importante e che ha coinvolto tutto il mondo.